lunes, 11 de julio de 2011

Compatibilidad y otros reptiles


Segunda etapa del post iniciado AQUÍ.
Un post transbloguero, multiplataformico, y, en este caso, también bilingue.

Por primera vez - creo - me valgo de mi título de co-autor del blog de la Condesa Barthory.
Irrumpo sin advertir a nadie (buenos días señora Condesa, disculpe por la invasión), para proponer una mirada sobre estos breves fragmentos filmicos:

Seconda tappa del post iniziato QUI.
Un post transblogghistico, multipiattaformico, e, in questo caso, anche biligue.

Per la prima volta - credo - mi avvalgo del mio titolo di co-autore del blog della Contessa Barthory.
Irrompo senza avvertire nessuno (buongiorno signora Contessa, chiedo scusa per l'invasione) per proporre questi brevi filmati:



Secuencias de la comedia de Dino Risi "Il segno di Venere" (1955); con un reparto de excepción (entre los protagonistas: Franca Valeri, Sophia Loren, Vittorio De Sica, Alberto Sordi, Raf Vallone, Peppino de Filippo...) no está quizás entre las mejores películas del director, pero es perfectamente funcional al discurso de la compatibilidad interdisciplinaria que introduje en la primera etapa del post. En este caso las disciplinas son:
1) el cine y
2) la autobiografía.

El diálogo entre los actores se desarrolla a lo largo de Viale Libia, diria a la esquina con Plaza Gimma, que se puede notar fugazmente en el segundo fragmento) y en el fondo de la calle se nota el campanario de la - fea - iglesia de Sant'Emerenziana en la plaza homónima.
Treinta y dos años después de la filmacion de la película, yo, el futuro Milo Temesvar, he ido a vivir sobre la continuacion de aquella misma calle, a la altura de la plaza de la iglesia. No solamente eso; Franca Valeri interpreta a la Señorita Cesira; y también mi abuela italiana se llamaba así; en realidad mi abuela se llamaba Egisena, pero puesto que no le gustaba aquel nombre, optó para hacerse llamar Cesira... Además, el personaje de De Sica declara tener ya 53 años, y también yo, hasta hace poco, los tenia.

Por tanto, habiendo demostrado que puede existir una extrema compatibilidad entre el cine y la autobiografía, llega el momento de poner la palabra FIN a las premisas.
Y de afrontar el auténtico argumento del post, pero lo haremos EN LA PROXIMA ETAPA (Serà una etapa autoreferencial, a lo mejor aburrida, pero necesaria).

Sequenze della commedia di Dino Risi Il segno di Venere (1955); con un cast d'eccezione (fra i protagonisti: Franca Valeri, Sophia Loren, Vittorio De Sica, Alberto Sordi, Raf Vallone, Peppino de Filippo...) non è forse fra i migliori film del regista, ma è perfettamente funzionale al discorso della interdisciplinarietà e della compatibilità che avevo introdotto nella prima tappa del post. In questo caso le discipline sono:
 1) il cinema e
 2) l'autobiografia.

Il dialogo fra gli attori si svolge lungo Viale Libia (direi all'angolo con Piazza Gimma, che si può notare fuggevolmente nel secondo filmato) ed in fondo alla strada si nota il campanile della - brutta - chiesa di Sant'Emerenziana nella piazza omonima.
Trentadue anni dopo le riprese del film, il sottoscritto, futuro Milo Temesvar, è andato ad abitare sulla continuazione di quella stessa strada, all'altezza della piazza della chiesa. Non solo; Franca Valeri interpreta la signorina Cesira; e anche la mia nonna italiana si chiamava così; in realtà mia nonna si chiamava Egisena, ma dato che non le piaceva quel nome, optò per farsi chiamare Cesira... Inoltre, il personaggio di De Sica dichiara di avere già 53 anni, ed anch'io, fino a poco tempo fa, li avevo.
Quindi, avendo dimostrato che vi può essere estrema compatibilità fra il cinema e l'autobiografia, giunge il momento di mettere la parola FINE alle premesse.
E di affrontare il vero l'argomento del post, ma lo faremo nella PROSSIMA TAPPA (sarà una tappa autoreferenziale, magari noiosa, ma necessaria).